Capitai, come tanti, a Londra all'inizio dei settanta... Il Sessantotto appena trascorso, e appena sedimentato. Ovvio: dietro tanti miti. Su tutti, i Beatles - anche questo fin troppo ovvio - e il folgorante Blow up, con dentro l'anima l'immagine sfiorata di Jane Birkin...
Confesso: allora non amai troppo Londra, e a dire il vero, non l'amai più. Forse perchè ad Abbey Road non vidi, come speravo, i Beatles; né vidi mai un'elica d'aereo vagare per

le street troppo affollate su una Rolls...
Ma non amai neppure Carnaby , e Soho e Oxford Street, che se non stai attento ti pestano i piedi ad ogni angolo... Quel troppo di gente mi infastidiva...
Si, vabbé: Londra non era solo quello e ci si era andati anche per il British, per la National Gallery e per qualche mercatino dell'antiquariato fuoriporta che allora aveva prezzi sufficientemente abbordabili anche per povere tasche di studenti alla ricerca di non so ché: vecchi, impolverati vinili pre-sessanta, delicate e lontane immagini vittoriane, e

qualche povera, modesta etichetta - ricordo: soft drink labels vergato con una incerta mano su carta paglia - di bevande che non dovevano aver attratto gli sbevazzatori albionici se non per i vivaci colori che si inseguivano su una carta sottile e minuta, facile allo stropicciarsi, così poco costosa da riportarne l'origine forse ai tempi autarchici della guerra.
Peccato allora non averle acquistate; ma grande gioia averle ritrovate quasi trentanni dopo. Ovvio: non giurerei che siano proprio quelle, ma sento risalire dentro (la memoria, il desiderio, il destino di ritrovare filamenti tenui? Non saprei...) un'affinità dispersa e ritrovata, com'è degli incontri inattesi, e delle
emozioni troppo a lungo ricercate.
Non manchi, va da sé, l'oggettività della confessione: non ho mai amato i soft drink se non per improvvisate, fugaci idiosincrasie di passaggio; ma ringrazio Dave Lewis e la sua (senti, senti..) Nostalgia collection per questo improvviso, siderale ritrovarsi: da salvare, oltre ogni petulante disamore per una città mai amata e forse mai capita... eppure: Com'è bella una strada di Londra a quell'ora, con le sue isole di luci, e i suoi lunghi boschetti di buio, e forse a un lato qualche spazio erboso, con alberi sparsi, dove la notte si accoccola per dormire naturalmente.... (Virginia Woolf)

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